Un dialogo muto?
UN DIALOGO MUTO?
Su chi stai puntando davvero il tuo obiettivo? Su di me, che sto qui seduto su queste vecchie scale o su di te? Hai la faccia di uno che questa scena l’ha vista già. Cosa pensi di aver ritrovato? Si cercano le cose perdute o quelle avute tra le mani senza essersene accorti, quelle scivolate via troppo in fretta di cui ricordiamo solo la sensazione tra le dita. Cosa hai perso? Mi guardi come se improvvisamente in me avessi ritrovato un te dimenticato altrove. Sembri sorpreso, come quando infilando le mani nelle tasche di un vecchio paio di pantaloni ci trovi delle monete che non sapevi più di avere; dalla faccia che fai sono delle vecchie lire! Non sai più da quanto sono lì, sai solo che adesso non servono ad altro che a risvegliare ricordi. Cosa potevi comprare con quegli spicci quando vagavi come me tra i tuoi vicoli? Ne è passato di tempo, adesso guardi il mondo con un occhio grande e moderno, mi ci posso persino specchiare, osservo il mio riflesso ricurvo sulla tua grande lente intuendo ciò che vedono i tuoi occhi e cosa accarezza il tuo cuore. Ci stiamo osservando. Tu scruti il tuo passato ed io il mio futuro. Giocavi anche tu come me? Anche tuo padre ti aveva costruito un carrettino, “n’Calacipitu” come quello che ho sotto i pedi? Aspetta, ho capito, la tua è nostalgia, ripensi a quando ti bastavano una tavola di legno e qualche cuscinetto per vivere le tue avventure, alle tue ginocchia segnate dalle cadute ed alle tue scarpe sporche, alla libertà che ormai pensi di non avere più.
Io ho solo una gran sete.
Certo, su quel riflesso ho tutta l’aria di uno che vince sempre, lo pensi anche tu ma non è così, te lo assicuro. Cerca meglio tra le cose che hai dimenticato, tra quelle vecchie monete troverai anche le insicurezze di quell’età che sembri rimpiangere tanto. Le vittorie dipendono dalle discese che scegliamo, dalle curve che ci riservano, dalle buche sull’asfalto e da quanto sono stronzi i tuoi compagni di gioco; basta poco per restare indietro, una pedata ben assestata o una falsa partenza ma sto imparando a difendermi. E tu? Hai la faccia anche tu di uno che preferisce vincere ma sembri leale, mi osservi lasciandomi fare lo stesso, senza strategie, senza chiedere ma senza imporre. E‘ la solita vecchia storia, lo so, starai pensando che non mi conviene crescere, che vorresti tornare indietro a godere della verità delle mie giornate assolate, che con quei quattro vecchi spicci andresti a comprarti un buon Fior di Fragola alla bottega giù all’angolo e che leccando via per primo il ghiaccio rosa lasceresti per ultima la panna bianca, l’unico degno trofeo per le tue sofferte vittorie. Ma indugi troppo su di me, dev’esserci dell’altro, è davvero così tanto quello che si perde crescendo? Cos’hai lasciato davvero sulle scale dove cercavi riposo? Dimmi, cosa ci lascerò io?
Quell’aggeggio che filtra la nostro dialogo muto ha fatto clic tre volte in un solo istante, è stato abbastanza veloce da catturare quello che cercavi? Al mio riflesso sulla lente a questo punto si saranno già sommate tutte le mie domande e le risposte che avresti voluto darmi, forse alla fine non avrai tra le mani la sola fotografia di un ragazzino felice e sicuro di se ma quella di un dialogo tacito e sincero.
Sotto i tuoi baffi accenni un sorriso, ricambio!
Sono sempre stato convinto che i ritratti, in Pittura come in Fotografia, altro non siano che un dialogo tra il soggetto e chi lo osserva per carpirne segreti. Non esiste un ritratto degno senza uno scambio schietto, di sguardi innanzitutto ma non solo. L‘immaginAzione di oggi è il racconto di questo dialogo muto e delle implicazioni durante la costruzione di un ritratto. Osservare un ritratto vuol dire quindi tentare di ascoltare una conversazione, vuol dire tendere l’orecchio o meglio l’occhio a quello scambio, a quella relazione.
A chi osservando questa immagine o a chi leggendo l’immaginAzione fosse tornato un po’ bambino consiglio di visitare il sito Eppecciò, dedicato ai giochi di un tempo e dove è possibile acquistare oggetti unici che riportano a quelle atmosfere passate.
immaginAzioni photoblog
© Fotografia e Testi di proprietà di Salvatore Gulino
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!