Ho fotografato l’Estate che verrà

Ho fotografato l’Estate che verrà 


Ho fotografato l’Estate che verrà.

Avevo ancora addosso il freddo dell’Inverno durante quella passeggiata a Punta Secca eppure lei era già lì, incredibilmente, dietro il muro del porticciolo. Quella passata l’avevo dimenticata, archiviata forse troppo in fretta da qualche parte tra le cartelle piene di foto sul mio pc. Non pensavo tornasse così presto eppure le sue promesse, colorate come i fiori in Primavera ed effimere come il loro profumo facevano già capolino all’orizzonte. Oltre il muro del porto qualcuno aveva già avuto il coraggio di piantare gli ombrelloni spazzando via il silenzio dell’Inverno dalla sabbia, voci e suoni estivi cominciavano a riempire l’aria ormai tiepida.

Un ritornello banale, da Cornetto Algida, scavalca i blocchi in cemento e come il canto delle sirene di Ulisse inizia a sedurmi. L’Estate sta tornando.

Resisto, mi ero ripromesso di non cascarci più. Scatto una foto e cerco di fermarla, lì dietro quel muro consumato dal vento e dal mare sperando che non riesca a scavalcare.

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Fotografare può dare l’illusione di poter manipolare il tempo, di impedire che qualcosa accada del tutto o di lasciare che accada per sempre.


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© Fotografia e Testi di proprietà di Salvatore Gulino

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