I loro sguardi sulla città

I LORO SGUARDI SULLA CITTA’

“Istantanea di un ritorno”


Le gambe stanche, le scarpe imbiancate dalla polvere delle strade sterrate, i piedi gonfi e poi i loro sguardi sulla città, finalmente!

Il viaggio era stato lungo, li avevano avvisati che spostarsi in Sicilia era ancora un’impresa. Il loro pullman li aveva scaricati sulla statale sfregiata dall’ennesima frana, da mesi ormai la sua corsa si fermava vicino a quella trazzera e chi voleva raggiungere il paese era costretto ad un ultimo tratto a piedi. E poi il caldo, anche quando non dovrebbe esserci, anche a Novembre a seccare la gola, che scambiare due chiacchiere diventa anch’essa un’ impresa. La prima cosa da bere era lì, oltre quei carrubi, raggiungerli era la prossima tappa, non per trovare acqua da bere ma ombra si, ombra che non ha eguali. Se li ricordavano ancora i pomeriggi d’Agosto rifugiati sotto le loro fronde scure tra i tronchi contorti dai secoli.

La città da lì sembrava ancora come se la ricordavano, da bambini erano partiti con il solo ricordo nel cuore, le cartoline non se le potevano permettere. Nei primi anni in Australia era difficile avere notizie della Sicilia. Le immagini che riuscivano a varcare l’Oceano non raccontavano mai della bellezza che avevano lasciato ma sempre dei problemi da cui erano fuggiti; qualche lettera in siciliano arcaico misto a italiano incerto più che la nostalgia alimentava il sollievo per essere riusciti a scappare da tutta quella povertà. La memoria di quei luoghi si era deteriorata col tempo e solo di recente l’eco di quella dimenticata bellezza li aveva nuovamente raggiunti e richiamati a casa. Avevano affrontato un doveroso viaggio a ritroso nello spazio e nel tempo.

Si soffermarono ancora un istante a guardarla increduli, erano tornati. Gli scempi, che avevano visto altrove attraversando l’isola, non sembravano essere giunti fin lì. Era ancora da sola tra le sue vallate, nessuna mostruosità in cemento si scorgeva tra le pietre dorate del suo Barocco, nient’altro contendeva al Duomo di San Giorgio il primato sulla collina. Ibla era ancora intatta e fedele ai loro sbiaditi ricordi che ad ogni passo si ricoloravano come quella vecchie cartoline ritoccate a mano che circolavano nelle mille “Little Italy” del continente australiano.


immaginAzione

La fotografia di oggi è uno dei miei primi scatti. Realizzata con una macchina digitale compatta da pochissimi pixel, per me è sempre stata l’istantanea di un ritorno. Intorno a questo ho costruito una nuova immaginAzione dedicata a quanti sono emigrati senza poter fare ritorno. Chissà quanti sono rimasti ostaggio di continenti lontani ed hanno visto sbiadire i loro ricordi senza poterli ridipingere.


immaginAzioni photoblog

© Fotografia e Testi di proprietà di Salvatore Gulino

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