Giochi di strada

GIOCHI DI STRADA


Ho scattato questa fotografia non molti anni fa ma a rivederla oggi ne sembrano passati molti di più. La mia, penso sia l’ultima generazione che possa raccontare di aver giocato in strada con gli amici del quartiere, tra marciapiedi e asfalto con un vecchio pallone da calcio, gridando “macchina!” per interrompere i giochi. La strada era il nostro parco giochi, l’eco di un rimbalzo che risuonava per la via era il segnale che gli amici erano già in strada, si poteva dare inizio alla sfida, alle liti, al divertimento.

Ricordo bene quell’atmosfera fatta di giochi, di compiti non finiti, di pantaloni della tuta bucati sul ginocchio o riparati con le toppe, di urla di mamme che ci richiamavano a casa, di vetri rotti a pallonate, di gradini dove riposarsi, di gesso bianco sull’asfalto a tracciare il campo, di sete, di merenda fatta tutti insieme, di compagni prepotenti che non perdevano mai, di amicizia sincera. Oggi le nostre strade non risuonano più delle urla di ragazzini intenti nei loro giochi ma sono piene di diffidenza. Mancano alla città quei ragazzini chiassosi che la rendevano viva e sensata e mancherà a questa generazione la capacità di divertirsi con poco.


immaginAzione

La fotografia di oggi è stata scattata tra le scale che da Ragusa scendono verso Ragusa Ibla, davanti allo splendido Palazzo Nicastro o della “Cancelleria”, opera barocca tra le più note della città. Tre ragazzi giocavano a palla, i due più piccoli rapiti dalle prodezze del più esperto, immersi in un’atmosfera d’altri tempi. I ricordi si fanno strada nella mia mente e prima che svaniscano cerco di fissarli. Ho scelto il Bianco e Nero perché a volte eliminando i colori le immagini si liberano del tempo, la scena potrebbe appartenere ad oggi, a cinquanta anni fa ma anche a domani.


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© Fotografia e Testi di proprietà di Salvatore Gulino

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