SE SOLO RIUSCISTE A SENTIRE IL RUMORE

SE SOLO RIUSCISTE A SENTIRE IL RUMORE

 


 

Se solo riusciste a sentire il rumore di questo mare scuro,

potreste ascoltare il suono del mondo e quello del vento che l’accarezza e lo spinge.

 Se solo riusciste a sentire il rumore di quel raggio di luce che si poggia sull’orizzonte,

potreste toccare il calore del Sole che scalda l’aria di un prematuro Inverno.

 Se solo riusciste a sentire il rumore di queste nubi veloci,

potreste comprendere l’umore mutevole di un cielo che inganna.

 

 Se solo riusciste a sentire il rumore di questo fugace palpito,

potreste salvare un giorno sulla soglia dell’oblio.

 Se solo riusciste a sentire il rumore di questa immensità,

sapreste di essere a casa pur senza muri a difendervi il viso.

 

 Se solo riusciste a sentire il rumore di questi colori schivi,

riempireste il vostro cuore di verità e timori.

 Se solo riusciste a sentire tutto questo insieme,

vedreste dai miei occhi e ascoltereste non più suoni isolati ma un’unica sinfonia.

Sareste qui con me,

sareste come me.


immaginAzione

Ho scritto già in passato, “immaginando” sulle mie fotografie, di quanto sia importante provare a trarre del buono anche da condizioni apparentemente sfavorevoli, esercizio utile non solo in Fotografia. Un giorno d’Inverno al mare e con poca luce deve spaventare chi del mare ama solo i colori ed il chiasso dell’Estate e non chi quel giorno lo può salvare, non voi che amate la Fotografia e che avete dunque questa possibilità. Salverete un giorno inutile. Un giorno lasciato andar via è come un regalo rifiutato, qualcosa di vicino alla maleducazione, io preferisco sempre guardarci dentro perché la curiosità è sempre meglio della pigrizia. Mal che vada richiudo la scatola e passo ad altro ma se qualcosa di buono vi si nasconde io lo voglio sapere, lo voglio ricordare.

Un cielo scuro, il mare quasi nero ed il vento non sono di certo la confezione più desiderabile per un dono ma la curiosità potrebbe farvi scoprire qualcosa di inatteso, ad esempio una luce improvvisa. E’ in giorni come questi, in cui la luce dell’Autunno gioca con le nuvole ed il mare che si può trovare qualcosa di insolito da fotografare. Qualcosa che, seppur immersi tra la desolazione di strade vuote e bar chiusi, ci aiuti a dar senso ad un giorno comune, regalandoci inoltre la liberta di vagare tra i nostri pensieri spesso rinchiusi in spazzi troppo chiusi. La Fotografia sarà un’amica insistente che passa a prendervi a casa anche se non vorreste, per fare due passi e quattro chiacchiere insieme, senza troppe pretese ma sempre pronta a starvi accanto.

La fotografia che vi propongo oggi è stata scattata a Punta Secca l’anno scorso proprio in uno di quei giorni apparentemente inutili. Osservandola dopo tempo ha riportato alla memoria proprio le sensazioni di quel momento, quando lo stupore per quel gioco di luce mi ha indotto a puntare l’obiettivo su quella piccola nuvola improvvisamente accesa. Questa immagina è la traccia di quel giorno passato.


immaginAzioni photoblog 

© Fotografia e testi di proprietà di Salvatore Gulino

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