Icaro, solo una volta, per sempre.

ICARO, SOLO UNA VOLTA, PER SEMPRE


Icaro avrebbe dovuto ascoltare Dedalo. Non doveva volare cosi vicino al Sole, sapeva che le ali che il padre aveva inventato per la loro fuga dal labirinto del Minotauro non avrebbero retto al suo calore, quel volo era per la salvezza e non per l’avventura, quelle ali servivano solo a volare basso e al sicuro. Un mezzo, un fine ma tra loro un uomo, Icaro, per lo più giovane ed ecco la variabile che fa saltare il geniale piano paterno.

Avere sulle spalle un paio d’ali che possano condurci ovunque è stato, almeno una volta, il sogno di tutti ed ottenerle da prigionieri sarà stato ancor più esaltante per un ragazzo forte e curioso come Icaro. Passato al mito come stolto ed arrogante, era attaccato alla sue ali si con la cera ma soprattutto con il suo coraggio, a muoverle erano un cuore impavido e l’incoscienza della sua età. La libertà fu il motore di quel volo ma il suo seducente suono coprì quello delle raccomandazioni di Dedalo, non sentiva più le parole del padre ma solo una brezza inebriante sulla pelle che si faceva sempre più tiepida, sempre più calda.

Precipitando, avrà avuto tempo di pensare al suo destino. Avrà provato rimpianto? Ha volato Icaro, solo una volta, per sempre. 


La Sicilia e i miti costantemente si intrecciano, sono innumerevoli i luoghi che ricordano fatti leggendari e grandiose rovine testimoniano di un’era lontana in cui il tempo della Storia e quello della Leggenda quasi si confondono. Uno di questi è indubbiamente la “Valle dei Templi di Agrigento”, dove passeggiare tra arte e Storia è un’esperienza che distoglie dal tempo presente conducendo direttamente alle radici della cultura siciliana. Ad amplificare ulteriormente questa magia, da qualche anno davanti alle colonne del Tempio della Concordia ed agli ulivi secolari della valle è posta un’opera d’arte contemporanea che magnificamente dialoga con questo luogo e con le sue suggestioni, “Icaro caduto” di Igor Mitoraj.

E’ giovane questo Icaro in bronzo, è ancora forte ma ha gli occhi accecati dalla luce e le ali spezzate. Il Sole intenso della Sicilia batte ancora sulla sua pelle anche se non c’è più cera da sciogliere, sembra quasi beffarsi di lui ma Icaro ha volato, solo una volta, per sempre. Il suo mito è giunto fino a noi sulle sue ali precarie facendosi monumento all’ambizione, al coraggio ed al fallimento.


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© Fotografia e Testi di proprietà di Salvatore Gulino

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