DI DRAGHI, CICLONI E SOLITUDINE

DI DRAGHI, CICLONI E SOLITUDINE

Una passeggiata a Punta Secca a cercare il tramonto.


Era stata una giornata di pioggia e che pioggia !! Portata da uno di questi “cicloni mediterranei” che vanno tanto di moda di questi tempi, uno di questi che battezzano con nomi altisonanti e minacciosi. Non ricordo più ma sarà stato Attila, Lucifero o forse Circe. Bisogna inchinarsi tanto alla loro violenza quanto alla pervasività del martellamento mediatico che crea questi mostri, che anzi finge di farlo ribattezzando quella che mio nonno chiamava già e più poeticamente “cura draunara”.

Dai colpi di coda dei draghi ci potrebbe difendere San Giorgio, questi invece li aspettiamo inermi all’appuntamento fissato da “ilMeteo.it” al quale ci siamo votati, non tanto per cercare protezione quanto per trovare un alibi alla nostra distrazione. Cosi se fuori gli alberi si spezzano per un vento che un’applicazione non ha ancora chiamato “Caronte” possiamo volare tranquillamente via tra foglie e rami ma con la consolazione che la colpa non è stata nostra.

Quel giorno per fortuna, ma solo per quella, nessun vento ha avuto il tempo di portarmi altrove.

Il colpo di coda del drago aveva fatto i sui danni ed il suo gran rumore ma prima che calasse la sera il bestione si era già placato.

Una passeggiata a Punta Secca a cercare il tramonto nonostante tutto e il gioco è fatto, l’immagine che vi propongo oggi nasce proprio da un “nonostante tutto”.

Il cielo ancora segnato dal passaggio del drago sembrava bruciare del suo fuoco mentre qualcun’altro oltre me aveva trovato sensato uscire fuori a prendere un po’ d’aria. Era seduto lì, solitario, sulla piccola terrazza sul mare di Punta Secca. Una barca e delle vecchie reti accanto e i suoi pensieri tutto intorno. Ho pensato che stesse scrivendo a qualcuno lontano da lì, lontano da lui e da quel cielo, a qualcuno che avrebbe voluto avere accanto e a cui dire “ti penso sempre”.

Non tutte le solitudini sono uguali, alcune esigerebbero un rispetto maggiore, e penso a quanti si allontanano dalle proprie famiglie in cerca di una sorte migliore trovando noi a giudicarli.


immaginAzione

Questi i miei pensieri davanti a quella scena che andava catturata per farne memoria, la paura del drago mi aveva fatto lasciare la mia fidata Reflex al sicuro e non mi restava altro che la fotocamera dello smartphone, la qualità dell’immagine non è sensazionale ma la fotografia c’è. Del resto è inutile ricercare immagini impeccabili che non ritraggono nulla.


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© Fotografia e Testi di proprietà di Salvatore Gulino

 

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