Era la luce del faro

ERA LA LUCE DEL FARO


Se guardi verso l’orizzonte, prima che faccia giorno potresti vederla anche tu, anche se non è lì per noi. E’ la luce del faro accesa per chi i piedi non li ha sulla terra, lei è lì per i marinai che dondolano sull’acqua scura, per chi ha paura e cerca speranza. Lampeggia a tempo sicura, avviso e richiamo incurante di ciò che può evitare o causare. Non è soluzione ne via, è un punto da cui fuggire o sul quale infrangersi, è il principio di una scelta.

Se fossimo stati meno spavaldi, marinai col cuore a casa, avremmo anche noi cercato la nostra luce. Ora è troppo vicina, fin troppo forte e ci acceca. Senza la notte la luce del faro cede la scena a quella dell’alba e pure la Luna vi si scioglie dentro.

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L’orizzonte, il mare, la Luna, il faro di Punta Secca in una mattina di inizio Estate, qualche riflessione sulla poesia di un faro ormai spento, uno scatto ed ecco qui un’altra immaginazione.


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© Fotografia e testi di proprietà di Salvatore Gulino

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