C’era ancora la Luna

C’era ancora la Luna


La notte era aggrappata alle mie palpebre come agli scogli bagnati da un placido mare, c’era ancora la Luna e come una cipria leggera la luce del mattino iniziava a posarsi lieve sull’acqua appena tornata a tingersi d’azzurro. Era fatta di silenzi quell’alba e di colori impalpabili, di spazi immensi e di una gran pace. La Luna calante, tingendosi via via di rosa, svaniva lentamente mescolandosi al chiarore crescente del giorno nuovo, mentre un’effimera frontiera blu si ostinava inutilmente a separare l’ieri dall’oggi.


immaginAzione

Svegliarsi all’alba senza farne un dramma, almeno per me, necessita sempre di un’ottima motivazione, e la Fotografia per fortuna lo è. Da diverso tempo avevo in programma di fotografare una Luna mattutina inseguendo il ricordo di un’emozione provata davanti ad un’opera del maestro Piero Guccione. Non si tratta del banale tentativo di scattare foto che “sembrano quadri” tantomeno di “imitare” l’arte irraggiungibile di un grande maestro come Guccione, si tratta di semplice ammirazione.

In questi giorni di inizio estate le condizioni per rincontrare quell’emozione si sono presentate spesso e finalmente l’ho ritrovata quando ho accettato di presentarmi a quell’appuntamento, anche se l’ora ha imposto qualche sacrificio. Lo scatto è stato realizzato mediante l’utilizzo di un filtro ND e posizionando la fotocamera su cavalletto. Un’esposizione di 8 sec mi ha permesso di catturare i movimenti del mare e di conferire allo scatto un’atmosfera sospesa eppure in divenire. Il tempo di posa diventa cosi lo strumento per rappresentare il vero protagonista dello scatto ovvero lo scorrere del tempo che regola l’alternarsi del giorno e della notte.


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© Fotografia e Testi di proprietà di Salvatore Gulino

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